Ogni volta che vado a Parma mi accorgo di quanto sia bella come città... beh in confronto a Piacenza tutte le città sono più belle.
Due giorni fa scendo dal treno, mi guardo intorno e vedo tanti ragazzi agitati e su di giri per via dell'iscrizione al primo anno di università e penso: "ragazzi non fatelo, non sapete a cosa andate incontro!"
Mi dirigo verso l'uscita tutto assonnato, salgo le scale della stazione e il mio sguardo va a incrociare quelli di un losco individuo. Dalle fattezze escludo a priori possa trattarsi dell'omino della MondoLibri che viene a intortarti e me ne dispiaccio alquanto visto che ormai eluderli è diventato un gioco da bambini. L'indivuo inizia a ciondolare verso di me e questo tipo di movenza non fa altro che limitare le possibilità a due: o è un comunista o un anarchico.
Appena me lo trovo di fronte dice: "Salute compagno"
Fugato ogni dubbio il primo pensiero che mi frulla in testa è: "Cazzo ho sbagliato non è solo un comunista... ma è uno stupido comunista!"
Questo inizia a parlare di qualcosa che proprio non mi va di ascoltare e alla prima pausa che fa riesco a dire: "no grazie, non mi interessa ciao", ma il tipo proprio non demorde e mi risponde:"Ma no dai anche io ero come te e votavo AN! ora guarda come sono!"
Avrei voluto rispondere qualcosa del tipo: "E beh, cè da andarne fieri scusa?" mi trattengo e uso una via più diplomatica: "No guarda io non voto AN però alla proprietà privata ci tengo. ciao"
Con una scatto repentino degno del miglior Paolino Pulici mi defilo sulla destra e raggiungo la tanto agognata uscita della stazione. Voltandomi vedo il tipo intortare i poveretti di prima che stavano per andare a iscriversi e me ne esco sorridendo.
Oggi invece scendo dal treno, incontro il Pecchia e il ciuffo del Pecchia che ebbene si, vive di vita propria. Salgo le scale e questa volta nessuno tenta un agguato nei confronti del sottoscritto; saliamo sul 14 e mi trovo di fronte quattro darkone niente male vestite tutte scollate... la prima cosa che dico è:" Stupratemi!!" con il ciuffo del Pecchia che annuisce e il Pecchia stesso che si lascia andare ad un commento: "A quella piace chiaramente il sadomaso".
Arriviamo in Università dove ognuno dei due deve fare un esame (Pecchia non vale ha l'aiuto del ciuffo). Dal 18 dello scritto arrivo a 23 grazie a un buon orale. Felice come una Pasqua esco da lì e c'è una splendida giornata con il sole che mi sorride e l'unica cosa a cui riesco a pensare è che ho finito gli esami e per 9 giorni non avrò una beneamata ceppola di niente da fare... tranne andare in biblio a rompere le palle ad Aerys.
Prendo il pulman e quasi in prossimità della stazione salgono i controllori. Un truzzo che non aveva obliterato si fionda alla macchinetta con il controllore alle spalle che lo bracca con uno sguardo così sadico che non potete immaginare e rivolto verso il giovane dice:"Guarda che non oblitera perchè l'autista le ha spente..." e intanto se la ride sotto i baffi.
Il povero truzzo è costretto ad arrendersi all'evidenza e prova a replicare dicendo qualcosa in un linguaggio che ne io ne lo stesso controllore riusciamo a comprendere.
Venite all'Università ma non sapete parlare manco l'italiano... booooh!!!
Decido di scendere un po' prima e mi avventuro per il centro di Parma che è spettacolare. Mangio un pezzo di pizza al parco della Pilotta e trotterellando vado alla stazione dove prendo il treno e mi ritrovo seduto di fianco a una ragazza un po' strabica che mi sorride... tutt'ora non ho capito a chi o cosa stesse sorridendo.