... vince, come sempre, Calderoli ...
ROMA - Fare la pipì nei bagni della Camera dei deputati è diventato un problema istituzionale. Anzi, di genere. Sì, di genere sessuale. A sollevare il caso è stata Elisabetta Gardini, ex presentatrice televisiva e ora deputata di Forza Italia, e l'ha fatto facendo una scenata a Wladimir Luxuria, ovvero Vladimiro Guadagno, deputato transgender di Rifondazione Comunista trovato nel bagno delle donne. Il problema sta appunto sul "sesso" di appartenenza di Luxuria che fisiologicamente ha mantenuto l'organo riproduttivo maschile.
Scoprendo Luxuria nel bagno femminile la Gardini, ieri, ha urlato allo scandalo pensando che la questione, sollevata alcuni mesi fa, fosse risolta. Luxuria ha ribadito: «Io mi riconosco nel genere femminile». E la Gardini, offesa, ha affermato: «Lei non può usare il bagno delle donne. Ora vado dai questori della Camera. Trovare Vladimiro Guadagno proprio nel bagno per le donne», ha aggiunto, «mi ha provocato un trauma. In ogni caso è meglio che diano un bagno solo per lui, ce ne sono tanti!».
Di lì a pochi minuti scoppia il caso-bagni. «E' la prima volta che mi capita una cosa simile», dice Luxuria, «sarebbe imbarazzante andare nei bagni degli uomini sia per me sia per loro».
Le reazioni dei politici sono immediate. Prima di tutto quella dei questori della Camera: «Le scelte relative alla propria identità sessuale appartengono alla sfera personale e come tali vanno rispettate». La vicenda dunque diventa di natura squisitamente politica ed istituzionale, tanto da finire tra gli argomenti della riunione di capigruppo.
Risultato? Su Luxuria-bagno deciderà l'ufficio di presidenza della Camera anche se proprio il presidente, Fausto Bertinotti, ha già fatto sapere la sua posizione: «Rispetto le scelte individuali che conformano la personalità e orientano le scelte sessuali".
Ma Luca Volontè, di An, s'infervora: "Per me i generi sono solo due: maschile e femminile. Se Bertinotti e altri ritengono che esistano più generi possono sancirlo in una formale decisione», e in modo provocatorio chiede, «saranno i questori della Camera a verificare personalmente ogni mattina i sentimenti, gli appetiti o i desideri dei singoli deputati prima che vadano in bagno?».
A quel punto Massimo Donadi, di Italia dei Valori, abbandona la riunione dei capigruppo per protesta: «E' uno squallido e volgare attacco a Luxuria».
I parlamentari sono in subbuglio.
«Sono esterrefatta», dice Barbara Pollastrini (Ds), «è incredibile e mi colpisce la mancanza di stile e umanità della Gardini». Stessa risposta da Gennaro Migliore, di Rifondazione, che indica la deputata di Fi come omofoba e razzista. «Chieda scusa a Luxuria», ha affermato Paola Balducci dei Verdi, «questa vicenda esprime bene il livello della cultura antidemocratica della destra italiana e offende tutti noi che crediamo nelle istituzioni e nelle libertà». Franco Grillini, deputato dell'Ulivo, alla fine sbotta: «La Gardini? Un'isterica bigotta»...
Ma poi ci pensa Roberto Calderoli, della Lega: «L'avevo detto io che serviva il terzo bagno!».
calderoli for president!